LA CARTA
la cura del mio vivere
Quando quella smunta astenia mi assale in mezzo agli affanni della vita, cerco la carta…
la mia ossessione amica.

Come scrive Italo Calvino: “Ogni linea presuppone una penna che la traccia, e ogni penna presuppone una mano che la impugna.”
Calvino, omette la presenza dello spazio nel quale avviene l’azione, quel silenzioso supporto che rende “visibile” il suo pensiero.
Si potrebbe aggiungere: “ogni linea tracciata presuppone un foglio di carta che l’accoglie.”
È stato tanto tempo fa, l’incontro che ha segnato il mio destino artigiano, un viaggio di conoscenza,
di piacere sensoriale, l’ incontro con la carta .
L’incontro tra mani e materia, una magia che mi ha portato in un luogo stupefacente, senza tempo
e senza parole, il luogo della cura del mio vivere.
La materia è una scoperta continua, più la conosco più mi sorprende, più mi sorprende più mi asseconda, più mi asseconda più diventa strumento per percepire il mio spazio interiore.
La carta è materia sensibile e seducente, la sua storia antica e le sue origini sono tra le scoperte più affascinanti dell’uomo, è supporto e memoria del pensiero, ma tra abili mani da forma al pensiero.
La carta diventa materia manipolabile in tutte le direzioni e per le sue molteplici caratteristiche,
prende forma dai racconti legati a luoghi amati, conosciuti e immaginari è il diario del mio viaggio.
Il corpo è il mio laboratorio, con tutti gli strumenti sempre con me.
Il corpo è l’asse intorno al quale si gioca l’intera esperienza tra interno ed esterno, un delicato equilibrio
tra pensiero e materia, è l’affascinante seme del vivere.