florescenze
piccole, grandi forme in carta da imballo tinta., dove il colore diventa materia.

Il COLORE è un’avventura unica e irripetibile, quasi “mistica”!
Quando tingo la carta, le mani e gli occhi sperimentano un linguaggio dalle infinite sfumature cromatiche, sono vibrazioni che danno un lieve stordimento e poi, un risveglio inebriante, un piacere speciale che posso definire: BEATITUDINE.
I colori si affiancano, si sovrappongono, si cercano creando effetti visivi sconvolgenti, i colori si accoppiano, si respingono, si mescolano creandone di nuovi e poi altri ancora…
È puro godimento!
Come diceva Sonia Delaunay :
“ La nuova arte comincerà quando capiremo che il colore ha un’esistenza sua propria, che le sue infinite combinazioni hanno una poesia e un linguaggio poetico molto più espressivi di qualsiasi altra cosa mai esistita prima”.
Gli occhi e l’anima sono stregati dal colore e dalle emozioni che producono le sue infinite associazioni .
Le mani giocano e sperimentano un linguaggio poetico dalle infinite sfumature cromatiche,
mettendo in vibrazione tutto il corpo.
L’atto del tingere è un rito antico che per una misteriosa e seducente alchimia produce effetti
straordinariamente benefici per il corpo e per lo spirito.
La carta, anche la più povera è stata subito per me lo spazio del colore, il suo supporto, la sua materia.
il mio blu
è il cielo subito dopo il tramonto, di quel colore irripetibile, profondo come un respiro.
ma è anche il mio desiderio di perdermi nell'aria.
il mio giallo
è il preferito che ha colorato la mia infanzia,
la mia gatta è Gialla.
il mio rosso
è la mia passione politica,
ma anche l’inquietudine del passaggio….
precede il giorno e annuncia la notte.
è sotto la pelle, scorre nel corpo, quando si fermerà è il buio.
il mio verde
è acido brillante tenero e mutevole,
è forse la giardiniera che è in me
è il sogno di diventare piccola e leggera come una foglia…ingenuamente verde